Biodiversità Stellata

Biodiversità: quanto ne sappiamo?
Dal 01/09/2022 al 31/03/2023

Biodiversità: quanto ne sappiamo?

GAL Langhe Roero Leader e Comune di Alba hanno lanciato un questionario online per indagare il livello di consapevolezza sul tema e predisporre adeguate politiche di sviluppo

 

La biodiversità ha a che fare con il nostro cibo quotidiano? Una dieta che fa bene alla nostra salute fa anche bene all’ambiente e all’economia locale? Su cosa si basa un modello agricolo capace di preservare la biodiversità? Perché è importante salvaguardare le varietà vegetali e le razze autoctone?

Queste sono solo alcune delle domande contenute nel questionario online lanciato dal GAL Langhe Roero Leader e dal Comune di Alba per approfondire quale sia il livello di familiarità dei cittadini e delle imprese con il termine “biodiversità” e con i temi ad essa collegati.

L’iniziativa rientra nel progetto “Biodiversità Stellata/Biodiversité Étoilée", nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Francia Alcotra per il periodo 2014/2020. Il partenariato è guidato dalla Città di Alba, Comune capofila, che ha riunito nella partnership, oltre al GAL, i Comuni di Cogne (Valle d’Aosta), di Bourget-du-Lac e di La Motte-Servolex (sul versante francese), tutte mete turistiche caratterizzate da due elementi comuni: l’aspetto paesaggistico del territorio (le colline vitivinicole Unesco per la Città di Alba e il GAL, il lago per Bourget-du-Lac e La Motte-Servolex, la montagna protetta del Massiccio Gran Paradiso per Cogne) e la presenza di ristoranti stellati particolarmente attenti alla qualità, alla stagionalità e alla provenienza dei loro prodotti.

Se quindi il progetto in generale nasce dalla volontà di porre l’attenzione sul complesso rapporto tra biodiversità, salute e nutrizione, il questionario, redatto in lingua italiana e francese con la preziosa collaborazione di Slow Food Italia, può diventare un valido aiuto per indagare la sensibilità transfrontaliera al tema “biodiversità agro-alimentare”, stimolando  nelle comunità locali un cambio di paradigma: da tutela e rispetto del territorio, a difesa e preservazione della biodiversità in quanto elemento abilitante la qualità della vita.

«Sappiamo che la “biodiversità nel piatto” è il risultato di una molteplicità di fattori tra loro interconnessi e che rappresenta il punto di arrivo di più passaggi che coinvolgono tutta la filiera agroalimentare», spiega Carlo Rosso, Presidente del GAL Langhe Roero Leader. «Per questo l’indagine è stata volutamente rivolta a tutti coloro che “abitano” i territori di riferimento dei partner, a più livelli e a vario titolo: dal produttore all’agricoltore, dal trasformatore al commerciante, dal ristoratore fino al turista o al consumatore/acquirente finale. I risultati raccolti ci possono aiutare promuovere azioni ad hoc volte ad aumentare la consapevolezza sul tema, anche in vista dell’elaborazione di future politiche di sviluppo locale, nel solco degli obiettivi prioritari e dei traguardi che l’Unione Europea si pone per i prossimi anni».

Proprio in una fase storica in cui da più parti si ribadisce l’importanza di ripristinare l’equilibrio tra l’impatto delle attività umane e la natura per la salvaguardia del Pianeta, l’indagine vuole anche contribuire ad accrescere le conoscenze su di un concetto delicato come la biodiversità, fornendo importanti spunti di riflessione su di un tema che – consciamente o meno – permea inevitabilmente la vita di tutti noi, con l’obiettivo di sensibilizzare le persone verso comportamenti più consapevoli.

«Alba e i territori rurali di Langhe e Roero sono strettamente interdipendenti, nella logica di reciproca fornitura di quei servizi, soprattutto eco-sistemici, fondamentali per il buon vivere degli abitanti» commenta Emanuele Bolla, Assessore al Turismo della Città di Alba. «La presenza equilibrata di boschi e di paesaggi rurali storici, l’utilizzo di metodi colturali sostenibili, la salvaguardia delle varietà agricole e delle razze locali, rappresentano un valore da tutelare i cui positivi effetti ricadono sull’intera area vasta, a vantaggio del benessere di langhetti e roerini, di un turismo di qualità sia enogastronomico che paesaggistico e, in definitiva, dell’economia locale nel suo complesso».

 

Il questionario è rimasto online fino a fine ottobre 2022. I dati sono stati  poi analizzati da Slow Food Italia e diffusi in forma aggregata tramite il documento “Biodiversità a spizzichi e bocconi” scaricabile qui di seguito.

Scarica qui “Biodiversità a spizzichi e bocconi” in ITALIANO

Scarica qui “Biodiversità a spizzichi e bocconi” in FRANCESE