GIACOMO MORRA
Viene ricordato come una persona molto umile, dalle origini contadine e generoso con tutti.
Partito dal nulla, intuì che la cucina tradizionale era fondamentale nella zona, ebbe l’intuizione di valorizzare i prodotti locali, in primis il tartufo bianco d'Alba, ma non solo, trasformando l'hotel Savona in un centro nevralgico dell'enogastronomia Albese.
Grande sognatore, lavoratore e imprenditore: fu colui che ideò la prima Fiera del Tartufo nel 1929.
Non promosse solamente i tartufi, ma la gastronomia locale in generale.
Ebbe la geniale capacità di trasformare il tartufo bianco d'Alba in un prodotto riconosciuto in tutto il mondo, inviandone grandi esemplari ai personaggi dell’epoca, che ringraziavano con lettere e telegrammi, seppe così attirare in Alba grandi personaggi, cantanti e attrici come ad esempio Sophia Loren.
LUCIANO DEGIACOMI
La farmacia dei dottori Luciano Degiacomi e Giacomo Oddero era il salotto di Alba, il centro di tutta l’attività gastronomica e culturale.
Luciano Degiacomi fu un visionario concreto, capace di immaginare e avviare il rilancio del castello di Grinzane. Grazie a lui si compresero le potenzialità dell’enogastronomia del territorio e con altri 21 colleghi è stato il fondatore dell’ordine dei cavalieri del tartufo e dei vini di Alba, che oggi conta nel mondo oltre duemila aderenti.
Persone come Degiacomi hanno fatto azioni che hanno cambiato la storia del territorio di Langhe e Roero: avevano un forte rispetto del passato, ma anche un grande desiderio di avanzare, scoprire e progredire.
BEPPE COLLA
Arrivato ad Alba per finire la scuola enologica dopo la guerra seppe affermarsi come un grande progressista enologico, tra i primi a sostenere la vinificazione separata.
Si è dedicato a delimitare le aree di produzione dell’albese, specificando le regole e la quantità massima di produzione.
Insieme a Luciano Degiacomi fu artefice della trasformazione del castello di Grinzane Cavour e promotore della seconda enoteca italiana dell’epoca, dopo quella di Siena.
Ha lavorato per l’immagine dell’intero territorio, in un epoca, quella degli anni '50 e '60, in cui non era semplice farlo.
GIGI ROSSO
Studiò all’enologica, ebbe la fortuna appena diplomato di diventare direttore tecnico alla Cinzano, lavorò poi in diverse cantine della zona.
L'amore per il territorio ed i vigneti lo portò a formare la propria azienda vitivinicola.
Uomo molto professionale, è stato uno dei fondatori del consorzio della tutela del dolcetto di Diano D’Alba.
Grande amico del produttore Renato Ratti, negli anni '60 si impegnarono insieme nel percorso di affermazione dei disciplinari delle DOC e DOCG.
Grande appassionato di vini, ne parlava in modo avvincente, unendo gli aspetti tecnici agli aspetti immaginifici che nascono dalla passione.
Fondò insieme a Giacomo Oddero la Fiera dei vini di Pasqua, diventata poi l’attuale Vinum.